Sul termine “Osteopatia” si fa spesso confusione; in realtà nasce dall’unione di “Osteon” (osso, in greco) e “Path” (percorso, in inglese), approccio terapeutico sul sistema muscolo scheletrico, intendendo così mettere in stretta relazione la ricerca dello stato di salute attraverso un intervento volto a riequilibrare la struttura osteo-mio-articolare. I principi sui quali il Dott. Still ha basato questa terapia sono: la globalità del corpo umano, la relazione tra struttura e funzione, la capacità di autoguarigione del corpo umano.
La Terapia Manuale Osteopatica è una branca dell’osteopatia che si avvale di tecniche manuali per la normalizzazione della disfunzione somatica, ovvero della disfunzione delle componenti a carattere meccanico, vale a dire da: ossa, muscoli, fasce, nervi e vasi. La lesione osteopatica consiste in una limitazione della mobilità (reversibile) ,della struttura periarticolare che partecipa alla realizzazione di una funzione , diminuendo così la naturale ampiezza di movimento della struttura in questione rispetto ad un'altra.Tali alterazioni, o danneggiamenti, possono indurre sindromi disfunzionali dolorose acute, subacute o croniche dell’apparato locomotore.
Nel trattamento di TMO vengono svolti il lavoro fasciale, i pompages, le tecniche di correzione (funzionale, sensoriale e strutturale anche con l'utilizzo di thrust), il trattamento manuale dell'ATM (articolazione temporo mandibolare), la rieducazione vestibolare nonchè trattamento e mobilizzazione della Catena NeuroMeningea e del sitema nervoso periferico senza affrontare manipolazioni craniali e viscerali. La scelta di separare il viscerale ed il trattamento pediatrico dalla TMO secondo questo approccio terapeutico non porta alla perdita di una visione olistica del paziente (basti pensare che ad esempio l'osteopatia craniale è stata messa a punto circa 60 anni dopo i lavori di Still). Questa scelta è voluta proprio per concentrarci maggiormente nell'ambito osteomioarticolare integrando spesso il trattamento con la metodica Mézières.
Ciò non significa che nell'approccio al paziente a livello fasciale e di "lesioni primarie" non si tratti il cranio osteopaticamente in quanto sacro e
sfeno-basilare sono importantissimi nella visione olistica.
Rimane quindi di competenza dell'osteopata il viscerale ed i trattamento pediatrico come restano appannaggio esclusivo della medicina allopatica e chirurgica le patologie di carattere organico. Il ruolo del fisioterapista specializzato in TMO è dunque quello di mantenere una visione olistica del paziente, di eseguire una precisa e seria diagnosi differenziale e di procedere nel trattamento e qualora fosse necessario di lavorare in équipe.